Il 15 giugno 1868 venne inaugurata la ferrovia del Moncenisio, la prima al mondo con il sistema Fell (vedi ferrovia a cremagliera) ad aderenza artificiale che permise di superare un dislivello di 1588 metri sul versante italiano da Susa al colle, e 1360 metri sul versante francese da Saint-Michel-de-Maurienne con una pendenza che arrivava a toccare l'8,3 per cento. Quando venne completato il Traforo ferroviario del Frejus, la ferrovia venne definitivamente chiusa e smantellata, senza che durante tutto il periodo di utilizzo si fossero verificati incidenti di entità rilevante.
febbraio 1804: Richard Trevithick realizza il primo modello di locomotiva per la miniera di Penydarren nel Galles.
1812: l'ingegnere Matthew Murray e l'industriale John Blenkinsop costruiscono la prima macchina a due cilindri, da 203 mm di diametro ciascuno.
1813: l'ingegnere William Hedley, il motorista Jonathan Forster e il fabbro Timothy Hackworth costruiscono una nuova locomotiva per Christopher Blackett, proprietario della miniera di Wylam Colliery presso Newcastle upon Tyne.
27 settembre 1825: la locomotiva (“Locomotion”), guidata dal suo ideatore e progettista George Stephenson, inaugura la prima corsa della storia ferroviaria ai viaggiatori, lungo la linea ferrata Stockton - Darlington (32 km) in Scozia.
3 ottobre 1839: il primo viaggio ferroviario in Italia sul tratto Napoli-Portici.
il 24 settembre 1848: in una bella giornata autunnale si inaugurava il primo tratto di 8 chilometri della ferrovia Torino-Moncalieri.
4 ottobre 1883: viaggio inaugurale dell' Orient Express da Parigi a Giurgiu in Romania.
8 febbraio 1899: si attiva il percorso della prima ferrovia elettrica in Italia sulla linea Milano-Monza.
1 luglio 1905: in Italia viene creato un nuovo ente per la gestione delle ferrovie nazionali, le Ferrovie dello Stato.
1912: in Germania si costruisce il primo treno con motore Diesel.
Ero morto, ero morto: non avevo più debiti, non avevo più moglie, non avevo più suocera: nessuno! libero! libero! libero! Che cercavo di più?
Pensando così, dovevo esser rimasto in un atteggiamento stranissimo, là su la banchina di quella stazione. Avevo lasciato aperto lo sportello del vagone. Mi vidi attorno parecchia gente, che mi gridava non so che cosa; uno, infine, mi scosse e mi spinse, gridandomi più forte:
- Il treno riparte!
- Ma lo lasci, lo lasci ripartire, caro signore! - gli gridai io, a mia volta. - Cambio treno!
Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal , capitolo 3, Firenze: prima pubblicazione a puntate sulla rivista Nuova Antologia, 1904.
L' evasione dalla realtà di Belluca per mezzo di un fantomatico treno
"La sera, il capo ufficio, entrando nella stanza di lui, esaminati i registri, le carte:
E come mai? Che hai combinato tutt'oggi?
Belluca lo aveva guardato sorridente, quasi con un'aria d'impudenza, aprendo le mani.
Che significa? aveva allora esclamato il capo ufficio, accostandoglisi e prendendolo per una spalla e scrollandolo. Ohé, Belluca!
Niente, aveva risposto Belluca, sempre con quel sorriso tra d'impudenza e d'imbecillità su le labbra. Il treno, signor Cavaliere.
Il treno? Che treno?
- Ha fischiato.
Ma che diavolo dici?
Stanotte, signor Cavaliere. Ha fischiato. L'ho sentito fischiare...
Il treno?
Sissignore. E se sapesse dove sono arrivato! In Siberia... oppure oppure... nelle foreste del Congo... Si fa in un attimo, signor Cavaliere!"
Luigi Pirandello, Il treno ha fischiato. Prima pubblicazione : 22 febbraio 1914 su "Il Corriere della Sera", poi aggiunta nel volume La trappola, 1915.
Un "empio mostro" secondo Giosuè Carducci
Già il mostro, conscio di sua metallica anima, sbuffa, crolla, ansa, i fiammei occhi sbarra; immane pe 'l buio gitta il fischio che sfida lo spazio. Va l'empio mostro; con traino orribile sbattendo l'ale gli amor miei portasi. Ahi, la bianca faccia e 'l bel velo salutando scompar ne la tènebra.