martedì 31 maggio 2011

LA LINEA DEL TEMPO

  • febbraio 1804: Richard Trevithick realizza il primo modello di locomotiva per la miniera di Penydarren nel Galles.
  • 1812: l'ingegnere Matthew Murray e l'industriale John Blenkinsop costruiscono la prima macchina a due cilindri, da 203 mm di diametro ciascuno.
  • 1813: l'ingegnere William Hedley, il motorista Jonathan Forster e il fabbro Timothy Hackworth costruiscono una nuova locomotiva per Christopher Blackett, proprietario della miniera di Wylam Colliery presso Newcastle upon Tyne.
  • 27 settembre 1825: la locomotiva (“Locomotion”), guidata dal suo ideatore e progettista George Stephenson, inaugura la prima corsa della storia ferroviaria ai viaggiatori, lungo la linea ferrata Stockton - Darlington (32 km) in Scozia.
  • 3 ottobre 1839: il primo viaggio ferroviario in Italia sul tratto Napoli-Portici.
  • il 24 settembre 1848: in una bella giornata autunnale si inaugurava il primo tratto di 8 chilometri della ferrovia Torino-Moncalieri.
  • 4 ottobre 1883: viaggio inaugurale dell'  Orient Express da Parigi a Giurgiu in Romania.
  • 8 febbraio 1899: si attiva il percorso della prima ferrovia elettrica in Italia sulla linea Milano-Monza.
  • 1 luglio 1905: in Italia viene creato un nuovo ente per la gestione delle ferrovie nazionali, le Ferrovie dello Stato.
  • 1912: in Germania si costruisce il primo treno con motore Diesel.
  • 16 maggio 1941 la prima tramvia elettrica del mondo.
  • 1970-1971: primissimi treni a levitazione magnetica ("Prinzip Fahrzeug") nella Germania Ovest per percorrere brevi tratti. 
  • 29 maggio 1988: entra in funzione il primo con tecnologia ad assetto variabile, il "Pendolino".

lunedì 16 maggio 2011

OCCORRENZE NELLA LETTERATURA

Il treno visto come mezzo per "cambiar vita"

Ero morto, ero morto: non avevo più debiti, non avevo più moglie, non avevo più suocera: nessuno! libero! libero! libero! Che cercavo di più?
Pensando così, dovevo esser rimasto in un atteggiamento stranissimo, là su la banchina di quella stazione. Avevo lasciato aperto lo sportello del vagone. Mi vidi attorno parecchia gente, che mi gridava non so che cosa; uno, infine, mi scosse e mi spinse, gridandomi più forte:
- Il treno riparte!
- Ma lo lasci, lo lasci ripartire, caro signore! - gli gridai io, a mia volta. - Cambio treno!


Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal , capitolo 3, Firenze: prima pubblicazione a puntate sulla rivista  Nuova Antologia, 1904.



L' evasione dalla realtà di Belluca per mezzo di un fantomatico treno

"La sera, il capo ufficio, entrando nella stanza di lui, esaminati i registri, le carte:
E come mai? Che hai combinato tutt'oggi?
Belluca lo aveva guardato sorridente, quasi con un'aria d'impudenza, aprendo le mani.
Che significa? aveva allora esclamato il capo ufficio, accostandoglisi e prendendolo per una spalla e scrollandolo. Ohé, Belluca!
Niente, aveva risposto Belluca, sempre con quel sorriso tra d'impudenza e d'imbecillità su le labbra. Il treno, signor Cavaliere.
Il treno? Che treno?
- Ha fischiato.
Ma che diavolo dici?
Stanotte, signor Cavaliere. Ha fischiato. L'ho sentito fischiare...
Il treno?
Sissignore. E se sapesse dove sono arrivato! In
Siberia... oppure oppure... nelle foreste del Congo... Si fa in un attimo, signor Cavaliere!"

 Luigi Pirandello, Il treno ha fischiato. Prima pubblicazione : 22 febbraio 1914 su "Il Corriere della Sera",  poi aggiunta nel volume La trappola, 1915.




Un "empio mostro" secondo Giosuè Carducci 


Già il mostro, conscio di sua metallica

anima, sbuffa, crolla, ansa, i fiammei

occhi sbarra; immane pe 'l buio

gitta il fischio che sfida lo spazio.



Va l'empio mostro; con traino orribile

sbattendo l'ale gli amor miei portasi.

Ahi, la bianca faccia e 'l bel velo

salutando scompar ne la tènebra.

Giosuè Carducci Alla stazione in una mattina d'autunno, Bologna : Odi barbare, 1877.

mercoledì 11 maggio 2011

ICONOGRAFIA

ARTE

 
Gino SeveriniTreno armato 1915 olio su tela, 116.5 x 87.5 cm, R.S. Zeisler Collection, New York


Nel dipinto intitolato Treno Armato, è raffigurato, in una visione dall'alto, un veicolo ferroviario dotato di cannone, dal quale alcuni soldati sparano. La prospettiva scelta, unita alla rappresentazione del movimento della torretta e dei fumi della battaglia, enfatizza la sensazione di velocità, che in questo dipinto appare tuttavia confusa, specchio perfetto del caos bellico. Va poi notato il contrasto cromatico tra il treno (nel quale prevalgono le tinte scure) e lo sfondo realizzato con tinte chiare: Severini riesce così a far risaltare gli elementi duri, metallici, scintillanti (quindi artificiali e meccanici) tipici della guerra moderna.

INNOVAZIONE

In base al principio per cui due calamite vicine o si attraggono o si respingono, gli studiosi dei trasporti hanno inventato il Maglev, ovvero un treno che viaggia sospeso nel vuoto, quindi senza il minimo attrito con le rotaie, solamente per repulsione magnetica. Questo gli permette di raggiungere i 650 chilometri orari, senza fare alcun rumore né consumando energia. Purtroppo il rovescio della medaglia di questo portento è il costo delle infrastrutture, al momento troppo elevato.
L’unico Maglev in funzione oggigiorno si trova a Shangai in Cina e collega la città con l’aeroporto. La linea è lunga trenta chilometri e viene percorsa da questo supertreno in sette minuti e venti secondi, con una velocità media di 250 chilometri orari ed una massima di 500.
Gli unici altri stati più attivi nello studio del Maglev sono il Giappone e la Germania, che nel frattempo stanno anche progettando possibili altre applicazioni del campo magnetico.






FRANCOBOLLO

                

1,25 lire: l'«Elettrotreno» ETR200, il più moderno e prestigioso mezzo del tempo, è ritratto accanto alla replica della Bayard, appositamente realizzata nel 1939 dalle Officine di Firenze.
La Bayard fu una delle primissime locomotive che entrarono in servizio sulla Napoli-Portici nel 1839, e la più antica di cui si sono conservati i disegni originali: questa fu la ragione per cui, un secolo dopo, si decise di replicare proprio questa macchina.
Tiratura: 3 milioni.

FILM



Il treno per Darjeeling (2007), diretto da Wes Anderson.
La pellicola è una commedia dalle sfumature drammatiche, ambientata in India nel distretto di Darjeeling, con protagonisti i tre fratelli Whitman, Francis (Owen Wilson), Peter (Adrien Brody) e Jack (Jason Schwartzman).


LIBRO

Luisa Boi, Un viaggio lungo l' inganno : Il Filo, 2009.

GIORNALE

Nino Dragetto, Sarà ridotto il numero di treni che si fermeranno in città del 12 ottobre 2002, da  "Il Giornale di Sicilia" 


FUMETTO

Andrea Lapovitera e Vivaldo, Il treno, Bologna : Rizzoli-Lizard, 2010
 

venerdì 6 maggio 2011

ABBECEDARIO

Amianto (anche Asbesto)
Binario
Carrozza
Deportazione
Espresso
Freno
Guerra
Hudson
Infrastrutture
Locomotiva
Macchinista
Napoli
Orario
Pistone
Quadro
Ritardo
Stephenson
Transiberiana
UP
Viaggio
Zermatt